venerdì 26 aprile 2013

Mi mamà me regalò

MI MAMA' ME REGALO'
Traduzione: LA MIA MAMMA MI HA DATO VIA 

La prima volte che sentii pronunciare questa frase credetti di non avere capito bene e quindi chiesi di ripeterla, così in un straziante pianto mi ripetè: "Mi mamà me regalò...."
Purtroppo oggi so che qui questa frase è molto comune. Oggi so che la miseria, la fame, la povertà e lo strazio confondono a tal punto i sentimenti da renderli miserabili

Il cuore non si frantuma all'improvviso ma lentamente, lentamente, lentamente. Così che non c'è più nemmeno un minuscolo spazio sulla terra dove adagiare il dolore.

Guardai quella donna piangere senza saper cosa dire. Non potevo dirle che comprendevo quel suo dolore poichè così non era. La mia mente non arriva a capire cosa significhi essere regalati, donati a qualcuno.
Però da quando sono qui ho imparato  che devo lasciar parlare queste persone,
ASCOLTARLE!
Vorrei dar loro questa voce.
E'  Luz  che parla tra le lacrime, mi urla in faccia la sua straziante e lacerata vita ed io rimango inerme,

Mi sento così fragile di fronte a tanto dolore che non indietreggio, 
mi lascio coinvolgere da restare senza fiato. 
E' una poesia dolorosa e urlata ma la lascio fare...

"Guardati intorno, lo vedi questo squallore? Si chiama povertà. Quando ero bimba era così, uguale come la vedi ora. Non è il tempo che si è paralizzato, menti sterili ci hanno dimenticato. I miei figli vittime di non so quale colpevole ........ voglio che sappiano leggere o il mondo li renderà vagabondi, una fame dignitosa e non solo meschina come vogliono farmi credere. Conosco la dignità anche se me l'hanno strappata, ma è ben nascosta qui dentro ....... nel cuore. Capisci? Tutti la devono vedere. Io i miei figli non li regalo, sono miei, sono io che voglio dar loro un regalo: il futuro!

 Mi mamá me regalò. Yo tenía sólo cuatro años, todavía me acuerdo el gran dolor, aún hoy no me deja, no hay día sin ese sentimiento. Guardo en mi mente una pregunta, siempre la misma: ¿Por qué?
¿Por qué? ¿Por qué? Todos los días!

Non c'era cibo, non avevamo una casa, la violenza, le ubriachezze degli uomini, il maschilismo che dominava.  Tutto inesorabilmente come ora.
E' bastato solo un gesto, la mano di mia madre che mi spingeva verso quella donna che non conoscevo, non scorgevo un sorriso, nemmeno uno.

Ah, cómo amé a mi madre!
cómo la quería, y ese día me regalò!

Dios mío cuánto dolor que sentí aquel día y desde allí comenzaron los golpes, los insultos, empecé a trabajar duro, yo tenía cuatro años.


Accudivo ai figli della signora che mi aveva 'accolta' nella sua casa.
La più grande aveva la mia età. Simulavo amicizia ma in realtà ero al suo servizio. Quattro anni avevo e mia mamma mi regalò.
Mangiavo in un angolo della casa il cibo che i figli avanzavano, era un lusso per me, mi ripetevo che ero stata fortunata e speravo che anche la mia mamma e i miei fratelli mangiassero almeno un po' di riso o un po' di fagioli, ogni attimo il mio pensiero era per loro.
Imparai a leggere ascoltando la figlia della signora, al punto che l'aiutavo a fare i compiti, però non so leggere bene, vuoi ascoltare?
Non ricordo una festa per me, non me lo ricordo, ricordo le feste della figlia della signora e i sotterfugi della sua adolescenza e le colpe inflitte a me invece che a lei.
Dio come mi picchiava! Quanto mi batteva!
A 14 anni ho avuto il mio primo figlio che ora ha 14 anni pure lui, mio marito lavora lontano e si è portato il ragazzo con se, così posso comprare qualcosa da mangiare per questi miei 3 figli che sono rimasti con me. Ma guardi questa casa, ora ho una casa, povera, poverissima ma piena di dignità e i miei figli sono qui con me e domenica arrivano mio marito e mio figlio. Vorrei solo che ora i miei figli andassero a scuola, voglio andare avanti, solo avanti anche se tutti i giorni mi volto indietro e guardo il mio passato, lo strazio ormai c'è fino alle ossa  ma mi serve per non ripetere gli errori che troppo spesso si fanno in questo mondo."



Ho imparato molto da questa giovanissima donna: 
TACERE, ASCOLTARE E NON GIUDICARE MAI....


carlafamily






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