martedì 14 maggio 2013

Il colore delle guerre dimenticate

Nel banner destro di questo blog ho riservato uno spazio aggiornato sulla situazione in Siria e mi sono imbattuta in un articolo fatto di fotografie, questo è il link:
http://www.ilpost.it/2013/04/11/attacchi-aerei-civili-siria/syria-conflict-60/



Osservando con tanto sconforto quelle immagini mi accorgo che nei cieli di guerra il colore non è mai di un intenso colore azzurro, di qualunque stagione si tratti e ovunque si combatta.
I colori della guerra non cambiano mai, sembra che la guerra abbia un'unica tonalità e sia vissuta in un solo spazio di tempo. Quale tempo? Non riusciamo a indovinare.
Appaiono sfumature, quelle sì son molte, rimangono però indifferenti ai colori.
Non si distingue il colore dominante. Si intravvede, racchiusa in una flebile luce, una cecità profonda che va in sintonia con tutto ciò che è il torpore, il disprezzo e il cinismo di chi della guerra si ciba.
Lo scoramento, l'afflizione, l'accasciamento, la disperazione, il lamento, il lutto, sì, hanno tutti lo stesso colore riflesso in un incarnato che ha la stessa tinta di quel cielo.
Restiamo trafitti dalla profonda angoscia che trasmettono quei volti, quegli occhi, quei gesti ma il nostro pensiero può solo struggerci più profondamente. 
Sono i nostri volti, sono i nostri occhi, sono i nostri gesti, proprio quelli che compiamo tutti i giorni ma che hanno un altro colore, nei cieli di guerra le tinte sono dipinte in una dimensione spietata.
Un po' ci sentiamo disumani pure noi, l'implacabile genere umano con una tale perversione da non sembrare più razza umana.
Si congiungono le tonalità e si frammentano tutte le idee alla ricerca di un tono che dia splendore.
La nostra idea di serenità viene amputata inesorabilmente da queste meravigliose creature che ci regalano i loro sguardi.
E poi noi ce ne andiamo via.
carlafamily
dal Web

7 commenti:

  1. Questo tuo articolo è particolarmente devastante nei termini e nelle sfumature che dai ai "colori della guerra". Hai ragione...i colori sono sempre quelli e le epoche si confondono. Le immagini sembrano senza tempo o non si sa a quale tempo attribuirle...
    Le tue parole danno però il senso, la giusta dimensione distruttiva e devastante per tutto il genere umano, di quello che realmente sono e restano sempre le guerre.
    Il servizio fotografico è ..."una bomba dietro l'altra, di crudezza, crudeltà e disperazione" per l'animo umano".
    La foto da te pubblicata è il "riassunto della dipartita" della nostra esistenza!
    Scrivi: "...Un po' ci sentiamo disumani pure noi, l'implacabile genere umano con una tale perversione da non sembrare più razza umana..."
    Guerra del Golfo...1990 (credo)...scrissi:

    VIVA LA GUERRA
    Esseri umani
    flagellisti
    profanatori
    del tempio
    di pace.
    Esseri umani
    narcisisti
    adulatori
    dei templi
    di guerra
    …e di se stessi.
    Esseri umani
    contemplatori
    isterici
    del tramonto
    del mondo.

    Le epoche delle guerre si confondono...
    e hai regione Carla "...I colori della guerra non cambiano mai!..."

    Ciao

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  2. La guerra è un male atroce e tutti dovrebbero iniziare a capire che fa solo del male a tutti, soprattutto alle creature innocenti. Nel 2013 la gente si uccide ancora per interessi e religione, per me è assurdo. Un abbraccio

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  3. ......stamattina volevo metterti una canzone ..a volte commento con parole della musica (mi rispecchiano in essa quando scrivo) ma mi sono accorta che qualunque cosa scrivessi ....sarebbe stata piccola piccola...perchè chi vive la ...chi vive quel cielo ....conosce effettivamente quel cielo e come tu scrivi ...

    Un po' ci sentiamo disumani pure noi, l'implacabile genere umano con una tale perversione da non sembrare più razza umana......

    senza altre parole carla ...un'abbraccio

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  4. Guerra, un'angoscia senza fine.

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  5. è stata una bella sorpresa trovare questo post nell'elenco dei miei blog... io continuo a sostenere che la gente deve capire... deve conoscere... deve sapere di cosa si parla quando si pronuncia la parola guerra... e questo post non mi fa perdere la speranza...
    complimenti, un bacione <3

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  6. Il colore e l’odore della guerra è sempre lo stesso, e purtroppo anche l’uomo!
    Si crede onnipotente, ma sa solo circondarsi di morte, terrore e devastazione…
    Non ho parole… ti lascio solo questa frase di Hegel… che dice tutto!

    A differenza dell'animale, l'uomo non uccide per mangiare, ma per ottenere dal vinto il riconoscimento della sua superiorità.

    Un grande abbraccio Carla, a tutti voi. e grazie di fare la differenza!

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  7. Sono contro ogni tipo di guerra e penso che il solo odore che le si possa abbinare è l'odore del sangue. Pensare che, alla fine della seconda guerra mondiale, si era deto mai più ed, in realtà, in seguito, di qua o di là ne scoppiava sempre una. Per la Siria, poi, trovo obbrobrioso che le comunità internazionali non facciano niente solo per paura della Russia e della Cina. Condivido il parere di Betty sulla differnza uomo/animale. Buonanotte.

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