Sono le 9.00 del 14 Aprile ricevo una chiamata via skype dal Nicaragua dove sono le ore 01.00 della notte.
"Abbiamo preparato gli zaini, abbiamo messo le medicine, qualche scatoletta di tonno, qualche biscotto e soprattutto acqua. Abbiamo posizionato i letti al centro della "casa" e il più possibile vicino alle porte, abbiamo posizionato le pentole con all'interno le forchette ed in bilico sulle mensole così se ci addormentiamo e arriva una scossa cadono e sentiamo il rumore.
Queste sono le disposizioni del Governo ma la gente per la maggior parte si è buttata per le strade e lì ci dormirà per questa notte.
Siamo un po' tutti spaventati... anche noi ma dobbiamo stare qui soprattutto ora.
E' stato appena dichiarato "ALLARME ROSSO", il Presidente Daniel Ortega in persona ha parlato a tutti i notiziari televisivi e radiofonici.
Si stanno prendendo misure di sicurezza precauzionali, specialmente nella capitale Managua e dintorni, anche la città di Leòn ne è coinvolta. Proprio ieri domenica si è percepito una forte e preoccupante sequenza di scosse a 8 Km di profondità, registrato da Ineter, queste scosse possono significare che si sono attivate le falle sotto la città di Managua, particolarmente quella che è conosciuta come la "Falla del Estadio", quella che provocò il grande terremoto del 1972.
E' da ieri che non abbiamo più acqua. Non preoccupatevi se non ci vedete collegati e se non riuscite a chiamarci sui cellulari. L'altro giorno si sono interrotte tutte le linee telefoniche. State tranquilli, anche voi da lì non fatevi prendere dal panico. Ci sentiamo al più presto"
Bene ora non ci resta che aspettare.
Ed io sono in Italia... proprio ora.
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Foto El Nuevo Diario |
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