lunedì 3 novembre 2014

Brittany Maynard

Con un video aveva annunciato la sua morte sabato sera. 
Brittany Maynard di 29 anni ha posto fine alla sua vita nella sua nuova casa di Potland in Oregon, uno degli stati che consentono il suicidio assistito, e lei era stata considerata idonea. 
Dalla sua entrata in vigore, nel 1997, 1173 persone nello Stato si sono fatti scrivere prescrizioni per medicine letali, ma fino al 2013 solo 752 di esse hanno effettivamente usato le medicine per morire.
Altri quattro Stati degli USA – Montana, New Mexico, Vermont e Washington – hanno leggi simili e disegni di legge sono stati introdotti in altri sette Stati. 

A  Brittany era stato diagnosticato un glioblastoma al quarto stadio, un tumore al cervello maligno e la prognosi era: solo sei mesi di vita. 
Di fronte a questa malattia Brittany aveva scelto di vivere pienamente ogni singolo giorno viaggiando, mantenendosi occupata fisicamente e impegnandosi nelle più svariate attività.
Era una viaggiatrice, un'altruista, desiderosa di farsi un'esperienza nell'ambito dell'insegnamento a Kathmandu, Nepal, Vietnam, Cambogia, Laos, Singapore, Thailandia, Costa Rica. 
Ha voluto vivere le esperienze più svariate come arrampicate sui ghiacciai , scalate sul Kilimanjaro.
Era anche una volontaria regolare in una organizzazione per il soccorso degli animali


Questo il suo messaggio lasciato su Facebook:


“Addio a tutti i miei cari amici e alla mia famiglia, che amo. 
Oggi è il giorno che ho scelto per morire con dignità, davanti alla mia malattia terminale, questo terribile cancro che ha portato via così tanto da me, ma che avrebbe preso ancora di più. 
Il mondo è un bel posto, il viaggio è stato il mio maestro più grande, i miei amici più stretti e miei parenti sono le persone più generose e altruiste. 
Ho anche un cerchio di supporto intorno al mio letto, mentre scrivo... 
Addio mondo. Spargete buona energia. 
Siate generosi, pagate in anticipo per restituire ad altri il bene che ricevete”. 



E così, consapevole di ogni suo singolo gesto, ha preso i farmaci letali per evitare una morte carica di sofferenza.
 Accanto a lei c'erano le persone a lei care.

Si possono avere mille e svariate opinioni circa questa presa di decisione ma è solo quando ci si trova in una specifica condizione che si può emettere un giudizio, ammesso che lo si debba emettere...
Da qui, da questa posizione, come persone che non vivono la stessa tragedia di  Brittany, non si può dir nulla. Dobbiamo prendere coscienza che a volte il dolore fisico, la qualità della vita che svanisce cambia tutte le nostre vedute. Limitiamoci a mostrare anche solo una piccolissima, minuscola parte di empatia dovuta in queste circostanze. 
La dignità di qualunque essere umano, qualsiasi decisione in questi ambiti va rispettata.

18 commenti:

  1. Hai ragione Carla, noln si può e non si deve giudicare e quel che possiamo fare per questa giovane signora, è conservare il suo messaggio. In particolare questo: "Siate generosi, pagate in anticipo per restituire ad altri il bene che ricevete”. Sarebbe bello un mondo così.
    Che bel post... grazie.

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  2. Sì, Sari, è una frase molto toccante e mi ha anche coinvolta molto la frase dove dice che ...."il mondo è un bel posto".
    Straordinaria!
    Ciao Sari a presto!

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  3. Cara Carla, come sempre i tuoi post ci coinvolgono senza accorgersi.
    Ciao e buona settimana cara amica.
    Tomaso

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  4. Prima di tutto l'essere umano deve essere libero.
    E liberi bisogna essere tutti, nel bene e nel male.
    Un bacione
    MyP

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    1. Prima di tutto: L'ESSERE UMANO, CERTO!
      ciao Eloisa!

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  5. Concordo....nessuno giudichi,certi dolori devastanti li si comprendono solo vivendoli. Riposi in Pace.
    Gio

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    1. ...o vivendo accanto ad una persona che soffre molto o, forse, nemmeno in questo caso.
      Un caro saluto Gio

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  6. Quando una giovane vita si spegne, non si può che rimanere in silenzio e pensare.

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    1. Si, solo così si dimostra rispetto, senza giudicare decisioni così sofferte.
      Un caro saluto!

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  7. La sua decisione merita tanto rispetto, silenzio e - per chi ci crede- preghiere, per lei e per chi è rimasto ed ha saputo accompagnarla in un cammino così difficile.
    Certe volte le malattie non lasciano nemmeno l'ombra della persona che siamo stati, e questo è profondamente ingiusto oltre che triste.
    un caro saluto e un abbraccio come sempre.

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    1. Un cammino difficile per lei e per chi le sta accanto. Hai scritto: "saputo accompagnarla..."Il cammino più impervio che esista nella vita: accompagnare qualcuno alla fine del suo percorso e vederlo andarsene. Per chi rimane la tragedia e il ricordo non finisce.
      Un caro abbraccio... come sempre, dolcissima Chiara!

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  8. Un grande esempio di coerenza.
    Non c'è più, ma non la dimenticherò.
    Cristiana

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    1. Difficile dimenticare un'esperienza come questa.
      Un caro saluto Cristiana!

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  9. Non mi permetterei mai e poi mai di giudicare la sua decisione. Io vorrei avere la forza e la lucidità di fare la stessa scelta se sapessi di essere giunto ad uno stadio terminale. Lo farei non solo per chiudere la mia esistenza in modo dignitoso ma anche per non sacrificare magari per mesi la vita di chi mi ama e mi sta accanto.
    Buona giornata un abbraccio
    enrico

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    1. In questi casi bisogna veramente armarsi di forza in tutte le scelte che si presentano.
      ciao Enrico!

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  10. Ciao Carla, mi conosci bene personalmente e sai che non mi permetterei mai di giudicare però non mi sento nemmeno di approvare.
    Un abbraccio.
    Antonella

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    1. Cara Antonella, Spero di non aver dato l'impressione di approvazione o disapprovazione o, peggio, di giudicare chi approva o disapprova questa tragedia. L'unico sentimento che ho provato di fronte a questa tragedia è stato domandarmi: Quanto dolore e sofferenza sotto tutti i punti di vista deve avere provato questa creatura per arrivare a tanto? e non me la sono sentita di andare oltre.
      Pur tentando di immedesimarmi, non ci sono proprio riuscita, ho solo provato a sentire la sua emotività sicuramente lacerata dal male e mi sono fermata pensando che era una meravigliosa creatura che ha dovuto affrontare un immenso dolore.
      E' vero ti conosco personalmente e so che hai pensieri che sono davvero nobili come poche persone hanno.
      Un caro saluto Antonella

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