Ultimamente Blogger mi ha fatta dannare sia per i commenti che per i post. L'ho sempre detto che io non sono un genio quindi quando ho un problema informatico mi devo mettere calma e studiare il problema girovagando nella rete per trovare una soluzione, poi tra un consiglio e un tentativo da parte di qualche amico si arriva (non sempre) alla soluzione. Bene! pare che anche questa volta ce l'ho fatto..........
Dilcia la conoscete, ci ha già parlato del "Gallo Pinto" .... ricordate? Il riso e fagioli ricetta nicaraguense. El Gallo Pinto piatto tipico di questa terra.
Sentiamo cos'ha da raccontarci ora Dilcia.
-Oggi vorrei parlarvi di un Capo Indiano che ancora oggi riscuote molta ammirazione tra noi nicaraguensi poichè racchiude gran parte della storia di questo popolo. Si conosce molto poco di lui ma quel che si conosce è di grande impatto, era el cacique Diriangén .
Diriangén, capo tribù Chorotega nato nel 1497 ricevette un'educazione tradizionale secondo la quale la madre aveva il compito di istruire e insegnare la storia della discendenza della tribù. I vecchi sacerdoti erano incaricati a tramandare la storia antica quando i loro popoli provenivano da lontano attraverso il mare, dove in seguito vennero ridotti in schiavitù e che per sfuggire dal nemico si mimetizzavano tra la natura e le nebbie della notte.
Raccontavano dell'adrenalina della fuga quando si dirigevano verso sud, alla ricerca di quel meraviglioso paese dei loro antenati di cui si raccontava quanto fosse pieno di vulcani, pianure e praterie, fiumi ricchi di pesci, lagune e due grandi laghi, uno dei quali ha visto emergere un'isola formata da due vulcani Ometepetl (Quest'isola val bene una visita come spiega il post).
Quando lo spagnolo Gil Gonzales arrivò in Nicaragua incontrò il cacique Nicarao che come una guida gli facilitò l'entrata nelle terre nicaraguensi dopodichè si incontrò con altri caciques come per esempio Ochomogo, Goatega, Mombacho e Nandaime che regalarono allo spagnolo molto oro.
|
Web- El Cacique Diriangén |
Quando il cacique Diriangén seppe che il conquistatore si stava avvicinando al suo territorio gli andò incontro in pompa magna e solennità. Portarono molti pavoni qui conosciuti come chompipes, e portarono con se donne che indossavano molto oro, con loro vi erano molti altri indigeni della tribù che lo accompagnavano. A differenza degli altri caciques la visita del cacique Diriangén allo spagnolo aveva l'obbiettivo di ispezione, Diriangén voleva conoscere il nemico.
Diriangen fu molto sorpreso che gli spagnoli avevano la barba e fu molto sorpreso che avevono cavalli. Quindi è certo che in America non c'erano cavalli prima dell'arrivo degli spagnoli.
Quando el conquistador gli propose di battezzarsi e sottomettersi al re di Spagna Diriangén rispose con astuzia, chiese 3 giorni di tempo per riflettere, quello che voleva in realtà il cacique era conoscere meglio i conquistatori e guadagnare tempo per prendere decisioni. Terminati i 3 giorni Diriangén tornò con migliaia di indiani e combattè gli spagnoli fino a che dovette ritirarsi perchè le armi degli spagnoli erano di gran lunga superiori alle loro armi.
Agli spagnoli interessava solo il molto oro e non sapevano se ne sarebbero usciti vittoriosi.
Il Cacique Diriangén aveva solo 27 anni quando si apprestò a combattere los conquistadores. Era amante della libertà, della giustizia, della decenza e nemico della schiavitù e combattè gli spagnoli fino alla morte. ..........
.........Nel 1684, Fray Nemesio de la Concepción Zapata scrisse una cronaca in cui descrisse gli avvenimenti dell'ultima lotta di Diriangén: "Dopo una salita straziante di vette e canyons.... sotto la pioggia si è potuto raggiungere l'esercito sotto Nicuesa Alvarez per contattare gli indiani. E 'stata una battaglia terribile, tanto più che dal punto di vista di Diriangén si stava accingendo al combattimento finale contro gli spagnoli. L'esercito Nicaroguán - come erroneamente lo chiamava Fray Nemesio - esaurì 70 mila uomini.
La battaglia è durata poco più di mezza giornata e l'esercito indiano è stato sconfitto..........."
Secondo la tradizione conservata e tramandata dalla viva voce dei contadini questo ultimo tentativo di Diriangen di fermare la conquista spagnola fu combattuta sulla collina Apastepe oggi vulcano Casitas, a sud del vulcano San Cristobal, ai piedi delle Pianure Olomega, nel dipartimento di Chinandega.
In questo modo Diriangén rappresentò, con le sue gesta, la prima resistenza degli indiani Nicaraguensi contro le invasioni spagnole.
Da questo Capo Indiano risalta soprattutto il suo valore e la sua tenacia nel non volersi far ingannare dall'apparenza, usò astuzia con la forma dissimulata che utilizzò per difendere la sua terra, qualcosa che gli spagnoli non si aspettavano dagli indiani visto che li consideravano gente ignorante in tutti i sensi.
In Nicaragua si dice di lui:
"Diriangén è il simbolo di Diriamba come la Grecia ha i suoi filosofi e i suoi guerrieri"
In onore di questo Cacique si diede il nome all'attuale città di Diriamba.
Dilcia Obando
Un vero ereo davvero. Quando leggo questi frammenti di storia mi si spezza il cuore. I conquistadores non avevano alcun rispetto per i popoli indigeni e questo colonialismo spietato e' un triste capitolo dell'evoluzione dell'uomo.
RispondiEliminaMeno male che la storia viene tramandata. Perché il
Passato deve servire soprattutto da lezione.
Grazie Carla.
Spero tutto ok il pc ora:-)
Purtroppo il pc non è tutto OK ma credo che il problema sia Blogger.
RispondiEliminaNon riesco a commentare e ho già richiesto assistenza, a dire la verità non so come sei riuscita a entrare a commentare. Probabilmente ci sono stati cambiamenti, vedremo nei prossimi giorni.
Grazie Vaty sei l'unico contatto blogger che sento.
Ciao ciao
A presto........ speriamo!