lunedì 22 ottobre 2012

Poveri furbastri

Bisogna arrivare da Como fin qui nella fresca Valsessera per raggirare miseramente per pochi soldini una signora anziana che da cinquant'anni è proprietaria del suo negozietto che, nonostante l'età, si ostina a tenere aperto andando contro tutte le crisi economiche nel corso di tutti i tempi. 
La sua vita è lì, forse il suo unico scopo di vita visto che dalla mattina alla sera vive praticamente in quel negozietto. 
Citiamo Como, sì perchè un bel giorno un uomo e una donna con il loro camper partono da Como  per una bella vacanza in Valsesia e si ritrovano in  Valsessera, la valle confinante, in un piccolo paesino antico ai piedi di freschi monti dove tanti negozi penalizzati dai grandi supermercati che crescono come funghi sono stati costretti a chiudere, ma c'è un negozio che con caparbietà continua la sua resistenza contro tutto e contro tutti ma soprattutto contro il tempo. 
Entrando si sente l'odore del tempo passato, c'è un assortimento di oggetti che forse sarebbero indicati per un mercatino di cose vecchie.  I "comaschi" (così si definiscono loro) entrano nel vecchio negozio e vengono accolti dell'anziana signora  a cui non manca la voglia di raccontare del vecchio paese e del negozio di quanto lavorava .... un tempo! I clienti sono rari in questo "magro" periodo di crisi quindi i comaschi son bel accolti con chiacchiere e racconti, "...ma che bel negozietto, di quelli che non se ne vedono più, quante cosette belle ha qui dentro, ...... e poi lei signora sembra così giovane....". 
L'anziana signora è lusingata dai complimento dei nuovi clienti che  incominciano a scegliere questi "rari e unici" oggettini del tempo che fu. Tra un'adulazione e l'altra, tra una meraviglia e l'altra e un complimento e l'altro la signora va in brodo di giuggiole e non le par vero che ci siano ancora persone così interessate al piccolo paese, alle montagne e al suo piccolo e antico negozio. 
Nel frattempo si ammucchiano gli oggetti che i  nuovi clienti voglio comprare. 
Beh si è fatto tardi e bisogna tirare le somme, la signora del negozio s'infila gli occhiali e incomincia a scrivere, sì a scrivere perchè i conti li fa ancora tutti a mano anche se lì in un angolino spunta la calcolatrice. Il conto qui però è un pò troppo lungo e l'attempata commerciante va un tantino in crisi  con tutta quella lista. Nessun problema i simpatici clienti si offrono di "darle una mano" afferrando la calcolatrice e incominciando a fare il conto sotto gli occhi compiaciuti e anche un po' preoccupati della signora, fanno il conto una volta e anche una seconda volta su richiesta sempre della signora, non si sa mai ci fosse qualche errore.....

Finiamola qui questa storia, i furbastri hanno comprato mucchi di cose e ne hanno pagata la metà. Sì perchè in seguito il conto è stato fatto con molta calma ........ una volta usciti i clienti. 
Chissà perchè questo dubbio di fregatura? La puzza di fregatura già si sentiva...
Ora i camperisti comaschi (ma venivano davvero da Como?) hanno un bel po' di merce da vendere ai mercatini. 
Miserabili che sono andare a rubare ad una signora "vegliarda", come ama definirsi lei, coprendola di lusinghe e lasciandola mortificata.
Che vergogna!

Vi trascrivo qui di seguito l'augurio che la "vegliarda negoziante" rivolge ai camperisti furboni:
"Venderanno tutti i miei oggetti nei mercatini e ci guadagneranno pure visto che sono oggetti vintage che ora vanno molto di moda, non auguro un gran male a questi furbastri visto che io sono stata una sciocca a fidarmi di loro ma voglio augurargli un gran bel mal di pancia, sì quello glielo voglio proprio augurare e che i soldini li spendano  tutti in anti dissenteria e anti vomito..........".

E, a dirla tutta, un po' di mal di pancia glielo auguro anch'io. 





32 commenti:

  1. Ciao Carla, la nostra Valsessera sta diventando teatro di queste ...cose! Lì la truffa qui i furti. Da mia sorella sono passati ad Agosto e hanno fatto piazza pulita, nel paese confinante sai bene cos'è successo durante la festa, la scorsa settimana hanno svaligiato casa auto compresa a una mia conoscente, sabato scorso hanno portato via l'oro a una mia amica...figurati che lei e suo marito erano in casa e stavano cenando...e così, ogni giorno se ne sente una...
    Adesso però ti scrivo due righe in privato. Un abbraccio. Antonella

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    1. Che vergogna e poi che paura per quello che succede.
      Aspetto le tue righe in privato.
      Ciao cara Antonella!

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  2. che persone senza cuore! un sorriso alla "vegliarda"

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    1. Glielo trasmetto di sicuro il tuo sorriso, le farà piacere.
      ciao e a presto!

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    1. Non ho davvero parole, queste persone vanno nei paesini dove la gente ha ancora fiducia del prossimo.

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    1. Sì lo è e non finisco mai di stupirmi di fronte a questa cosiddetta furbizia.

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    1. E' mortificante, ti lasciano così come una stupida.

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  6. Che schifo di gente. Bisogna vigilare, ditelo anche agli abitanti di piccoli paesini...

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  7. Mi pare il minimo dell'augurio... la signora è davvero una "signora".

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    1. Verrebbe voglia di augurare altro ma alla fine sono solo poverini....

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  8. io credo che sarà sempre peggio...le cose vanno di male in peggio,mah!!!
    a presto un abbraccio

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    1. Pare che qui nelle nostre zone che un tempo erano tranquille si stiano insinuando degli sciagurati che si prendono gioco della gente che lavora.

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  9. Poveraaa! e lei che gli augura un misero mal di pancia....Che donna d'altri tempi!La cosa che le è successa mi infastidisce assai perchè molti anni fa, vicino a Cagliari, mia nonna aveva il tipico negozietto di quartiere e penso all'odio che avrei provato se questo gesto da disgraziati l'avessero fatto a lei! Io ho ancora il vivido ricordo delle buste di carta da lei riempite di dolciumi, presi dal mobile con i cassetti,....i gelati di zucchero e le liquirizie lunghe con il buco dentro...Mi scendono le lacrime al ricordo di mia nonna....A quella signora auguro ogni bene e spero che possa restare nel suo negozietto ancora per moltissimi anni!

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    1. Che bello il ricordo della nonna e del tipico negozietto. Anche questo è un negozietto d'altri tempi, direi che è molto molto antico e la merce è in gran parte vintage sul serio senza nessuna imitazione, sapessi quanta rabbia ho provato quando mi ha raccontato l'accaduto.
      Chi ruba in questo modo non è solo ladro è anche un pezzente e questi erano pure in coppia e uomo e donna.

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  10. Glielo auguro anch'io un gran bel mal di pancia...
    Ma è una storia veramente accaduta...?

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  11. che dire più di vergogna.
    ciao ciao
    emme

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    1. Non si può aggiungere di più se non qualche altro insultino.

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  12. E una bella gomma bucata da cambiare sotto una pioggia scrosciante non gliela vogliamo augurare? ( ovviamente in contemporanea a uno dei molteplici attacchi di dissenteria!)
    Forse sono troppo cattiva, ma queste cose mi fanno davvero arrabbiare!

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  13. C'è proprio da indignarsi e chiedersi fino a che punto oggi si è perso ogni valore, anche il rispetto per se stessi.

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    1. Introvabile, oggi come oggi, il rispetto per se, e se si perde quello, ahimè è davvero dura.

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  14. Eppure ricordo bene di averti lasciato un commento. Forse c'è la moderazione dei commenti e non hai ancora pubblicato.
    In ogni modo ti lascio almeno il mio saluto serale.

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    1. No no cara Ambra, non c'è la moderazione, non so davvero che fine ha fatto il tuo commento. Sappi però che ultimamente ho avuto problemi con i commenti e con la pubblicazione dei miei post. Ora però pare che tutto si sia risolto.
      Scrivimi e segnalami sempre se non vengono pubblicati i tuoi commenti.
      Ciao

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  15. Eh no, il mio commento precedente non c'è. Chissà che fine ha fatto?!

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    1. Riscrivimelo per favore, io non ho la moderazione.

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  16. Che vergogna ...che vergogna!! E come ci si può sentire ingannando e truffando una gentile e anziana signora? Minimo dei vermi, no?

    Ciao Carla :)

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    1. E' di un mortificante che non si può immaginare.

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