domenica 16 marzo 2014

Per tutti quelli che ...

Per tutti quelli che pensano che ci siano cose tanto grandi che non potranno mai raggiungere. 
Per tutti quelli che pensano di essere fragili e così si vergognano. 
Per tutti quelli che si sentono deboli di fronte a milioni di 'Golia'. 
Per tutti quelli che si sentono indifesi e soli. 
Per tutti quelli che si sentono deboli, dimenticando che è il vissuto a modellare le esistenze, il vissuto di ognuno forgia tutti quanti.
Per tutti quelli che nel corso degli anni scoprono che la forza è anch'essa effimera come un soffio di vento e che la fragilità è sempre ciò che prevale pur stando nascosti dietro qualcosa per non rivelare nulla di se stessi.
Per tutti quelli che non possono rimuovere nulla del passato pur tentanto di dimenticare ogni avvenimento brutto accaduto,
Per tutti quelli che purtroppo si lasciano caratterizzare dagli eventi e dal passato, pensando di non aver nulla da perdere ed invece perdono la cosa più importante: se stessi! 
Per tutti quelli che volendo sopravvivere adottano l'unico modo a loro disponibile cioè quello di immaginarsi una realtà diversa, una realtà felice. 
Per tutti quelli che sanno che più il tempo trascorre più gli anni ci invecchiano e incupiscono se non lasciamo alle spalle i vecchi dolori.
Per tutti quelli che maturano la consapevolezza di non essere stati amati dai propri genitori.
Per tutti quelli che sanno che questa consapevolezza diventa più forte con l'andare degli anni.
Per tutti quelli che percepiscono di essere sempre stati un rifiuto e che da tempo hanno intuito che questa è la sola realtà.   
Per tutti quelli a cui appare vivido il ricordo dei propri genitori, un ricordo di loro quasi nullo di emozioni, privo di morbidezza, semplicemente nessun ricordo di cui valga la pena parlare. 
Per tutti quelli che hanno intuito da sempre di non esistere per le persone che dovrebbero essere il loro rifugio.
Per tutti quelli che hanno sospettato di essere stati rifiutati, dimenticati, orfani di genitori in vita, e poi si avvedono che non era un sospetto ma un'evidenza sotto gli occhi da sempre.
Per tutti quelli che ogni giorno della loro vita hanno assaporato l'amaro gusto del rifiuto.
Per tutti quelli che si domandano cosa c'è di tanto sbagliato in loro? cosa c'è di così orribile? cosa c'è di così NON amabile? 
Per tutti quelli che ricadono nuovamente vittime di questo vissuto e della realtà trascorsa,. 
Sì per tutti quelli che hanno la convinzione di essere stati un rifiuto, di essere sbagliati, di essere orribili e non meritevoli di alcun buon sentimento.
Per tutti quelli che si sentono intimoriti dai grandi sentimenti poichè nessuno glieli ha riversati. 
Per tutti quelli che dicono "Non merito che qualcuno mi ami", così  allontanano chiunque tenti di trasmettere loro amore come impauriti ma, sarebbe meglio dire, impreparati per così grandi e naturali sentimenti.  
Per tutti quelli che sono vittime di se stessi dopo essere state vittime di altri.
Per tutti quelli che hanno capito che la fragilità non è una colpa, la debolezza non è un disonore, nessuna vergogna in tutto questo. 
Per tutti quelli che si rendono fragili e nonostante tutto sono grandi guerrieri.
Per tutti quelli che per ogni piccolo obiettivo devono intavolare una lotta e non per raggiungere chissà quali grandi traguardi ma per raggiungere uno straccio di serenità.
Per tutti quelli che hanno come bersaglio quotidiano la normalità. 
Per tutti quelli che ogni giorno fronteggiano  se stessi per non ricadere vittime del rifiuto da parte di altri. 
Per tutti quelli che ripetono a se stessi che sono amabili.  
Per tutti quelli che osano nel voler affermare  che sono speciali. 
Per tutti quelli così, per quelli che, forse come me, ogni santo giorno esigono una conquista, quella di riuscire ad essere normali in mezzo a un mondo di geni. 

Lo penso, l'ho sempre pensato e forse lo penserò sempre, il Nicaragua e la sua gente mi hanno insegnato che per tutti quelli che vivono grandissimi disagi ci sono persone che fanno del loro meglio, anche se poco, per farli sentire grandi. 

carlafamily






13 commenti:

  1. Credo tu abbia ricordato tutti quelli che hanno bisogno di un pensiero positivo...ma in questi due "per tutti quelli che..." io mi ci rifletto...come te

    "...Per tutti quelli che si domandano cosa c'è di tanto sbagliato in loro? cosa c'è di così orribile? cosa c'è di così NON amabile? ...Per tutti quelli così, per quelli che, forse come me, ogni santo giorno esigono una conquista, quella di riuscire ad essere normali..."

    Ciao Carla.
    Buona settimana.

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    1. Buongiorno Pino, so che molti si immedesimano in queste parole anche se alcune parole rimarranno solo pensieri perché inesprimibili. Molte sensazioni non si possono esprimere quindi rimangono sempre occultate rendendoci sempre più fragili.
      L'esigenza di tutti quelli che vivono un presente dettato dal loro passato è quello di sopravvivere a loro stessi. Ho incontrato ed incontro molte persone che lottano ogni giorno per sopravvivere, io li considero eroi. Forse come tutti noi.
      A presto!

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  2. Nicaragua o meno, questo bellissimo post è estendibile a tutta l'umanità.
    Aiutare nei grandi disagi è quasi un dovere morale, ma... chi aiuta poi questi aiutanti?^^

    Moz-

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    1. Ciao MikiMoz, Infatti quando l'ho scritto è vero che ho pensato al "mio" Nicaragua ma una stretta al cuore mi faceva comprendere che è proprio, come dici tu, estendibile a tutta l'umanità.
      Dici bene un dovere morale.... Purtroppo non molti hanno le circostanze adatte per poter adempiere questo compito verso questi paesi così poveri anche se hanno un forte desiderio di far qualcosa. Fare del nostro meglio comunque si può, per esempio parlandone e dove è possibile agire anche in piccolissima misura.
      Chi aiuta questi aiutanti? Qualcuno fa parte di qualche associazione.
      Beh, io vado e vengo dal Nicaragua, ci vivo... il tutto a mie spese. E' la mia vita ormai e non chiedo nulla a nessuno, molti come me che hanno fatto questa scelta sono felici così, non molte pretese, solo la gioia di riuscire in qualche misura ad essere utili, fosse anche solo una goccia nell'oceano sono felice di averne fatto parte. Certo c'è un programma da rispettare e ne vogliamo fare parte.
      Non puoi immaginare quanta felicità mi da quando mi abbracciano fortissimo e mi ringraziano di essere lì.
      Credimi faccio molto poco, li ascolto e li incoraggio ad avere fiducia in se stessi infondendo in loro il desiderio di potercela fare, per far questo percorriamo molta strada a piedi e forse questa gente vede proprio questo nostro sforzo e così ci è grati.
      Non hanno nulla da darci in cambio in senso materiale ma ci capita spesso di ricevere le loro letterine di ringraziamento, ne ho davvero un montagna e ogni tanto per darmi forza me le rileggo.
      Per esempio senti cosa mi ha scritto questa bimba: Gracias por depositar su confiancia ante mi, yo nunca tenia una amiga tan carinosa, amables, hospitalaria y muchas cosa mas....
      Che prezzo ha una frase come questa scritta da una bimba che vive in una baracca fatta di 4 assi e che finalmente riesce ad andare a scuola?
      Ecco chi aiuta questi aiutanti, proprio le persone che ricevono aiuto. Quando ottieni un risultato ottieni anche la forza per proseguire.
      Un caro saluto.

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    2. Tu dici di fare molto poco, ma così non è.
      Fai moltissimo. E sei ripagata ed aiutata dalla stessa gente che aiuti.
      Forse è questo un ottimo meccanismo per non affondare, chissà.

      Moz-

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  3. Ma il mondo è fatto di tanti piccoli David che lottano contro il gigante Golia e spesso vincono.
    Basta non arrendersi.
    Un abbraccio

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    1. Proprio così Xavier, quanti piccoli David incontriamo nel nostro percorso, l'importanti è non ignorarli e congiungere le nostre forze per combattere i grandi Golia.
      Un forte abbraccio!

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  4. Ciao Carla,
    un post stupende con una pensiero finale molto importante e veritiero.
    Credo che certe esperienze arricchiscano molto anche perchè aiutare gli altri aiuta anche noi stessi.
    Quando si fa del bene, non lo si fa solo all'altro ma anche a noi.
    Certi posti ti cambiano e lo visto sulla palle di mio cugino che ha passato mesi in Africa con la croce rossa.
    Un abbraccio e buona giornata

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    1. E' proprio così certe esperienza ti cambiano ma non diventi un altro come molti dicono, semplicemente esce quella parte di te che per i mille impegni della vita rimaneva nascosta.
      Forse è il modo per sentirsi ricchi senza un centesimo in tasca.
      Ciao Audrey!

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  5. Le tue parole sono verissime e Dio sa quanto è vero.
    Abbiamo tanto da imparare da questi paesi che non vivono di niente ma che sanno apprezzare anche un battito di ali di una semplice farfalla.
    Ti abbraccio
    MyP

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    1. Grazie MyP, è così! noi, cosiddetti "ricchi" rispetto a questi poverissimi popoli dovremmo umiliarci ed imparare ad apprezzare tutto ciò che di bello ci circonda senza darlo per scontato.
      E' però un peccato accorgersi di quanto siamo fortunati solo guardando chi non ha nulla.
      Dovremmo dire grazie ogni giorno per quel battito di ali anche noi.
      Un abbraccio !

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  6. Un testo molto bello cara Carla, mi ci ritrovo in tanti punti.
    Il tuo pensiero finale ha un grande significato e molto vero… i piccoli gesti fatti con il cuore fanno stare bene noi e chi li riceve… possono donare una forza incredibile, e la ricompensa è grande!
    Un forte abbraccio Carla

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    1. Potrà sembrare banale cara Betty ma il senso di appagamento che tutti vanno cercando si trova proprio quando dai senza aspettarti in cambio nulla se non un sorriso od un abbraccio.
      Ahi lo so che sembra retorica, ma è proprio così. Certo in Nicaragua tutti hanno bisogno di tutto e sembra di non fare mai abbastanza è quando ritorni in Italia (o un altro paese come il nostro) che ti accorgi di quanto qui sei povero. I veri poveri sono quelli che non sono mai contenti di ciò che hanno.
      Un abbraccio dolcissima Betty!

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