martedì 12 maggio 2015

Libertà: ciàpa sü, e pòrta a cà!

Immagine da Web 
Non è un caso isolato, di questo ne sono  sicuramente certa.
E' successo alla periferia di Roma, non credo sia importante specificare l'esatta ubicazione.
Erano quasi le 23:30, dopo una serata trascorsa a cena da noi con alcuni amici mio figlio ne porta a casa un paio che non hanno l'auto.
Quando arrivano a destinazione del primo amico e, giusto il tempo che questo scenda dall'auto e saluti, succede che un tale individuo apre la portiera dal lato del guidatore, dove appunto stava seduto mio figlio, gli sferra un pugno, lo ricopre di insulti e scappa di corsa.
Lo vedono entrare in una casa lì vicino. Un testimone, vista tutta la scena, chiama prontamente la polizia che non tarda ad arrivare.
Dopo le domande di routine fatte a mio figlio ed ai testimoni i poliziotti si recano nella casa dove il losco individuo era entrato. Al loro ritorno comunicano che ci sono 90 giorni di tempo per sporgere denuncia ma che sicuramente sarà una gran perdita di tempo, energie e soprattutto denaro.
Anche i poliziotti avevano un'aria sconsolata.
 C'è una frase che in dialetto dice:
ciàpa sü e pòrta a cà!     

Ecco, ce la prendiamo e ce la portiamo a casa questa ulteriore offesa ed umiliazione e rimaniamo qui a domandarci se i fessi siamo noi o "loro".

Siamo in un paese libero, mi sale un ghigno e la nausea. Qualcuno si sente libero di sferrare colpi una tantum cammin facendo.
Certo siamo consapevoli che c'è di peggio, oh sì che lo sappiamo, quindi ci teniamo e ci lecchiamo le ferite a spese nostre e con i sentimenti compromessi dalla mortificazione.
Ma.... siamo liberi!
Non finirò mai di scandalizzarmi, lo stupore è già andato a farsi benedire... ma sì, avete ragione, anche lo scandalo è già andato in malora.

carlafamily

dal Web

28 commenti:

  1. Ciao, leggo con indignazione ciò che ci racconti, ma non sono stupita purtroppo ... ogni giorno continuano ad accadere fatti di questo tipo, e per giunta restano spesso impuniti ... alla fine ci resta solo la consolazione che non sia accaduto qualcosa di peggio!! Ma così proprio non si va avanti ... mi dispiace per quello che è accaduto a tuo figlio, una madre non riesce a stare serena quando il figlio è fuori.... Buona giornata a te Stefania

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    1. Purtroppo dobbiamo accontentarci delle magre consolazioni, non sollevano di certo lo spirito.
      E' un mondo folle quello che abbiamo dato ai nostri figli.

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    2. Già ... spesso mi chiedo cosa abbiamo sbagliato, anch'io non mi ci ritrovo proprio e non so trovare spiegazioni a tanta follia....

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  2. sono indignata e stranita...nonchè anche preoccupata sempre più, che ho un figlio adolescente...ma tuo figlio si è fatto molto male?
    Siamo impotenti...e questa cosa mi provoca tanta rabbia...anche perchè per motivi diversi, sto attraversando un periodo molto difficile, con altri tipi di sopraffazione e, sono perennemente in ansia, da un lato perchè sono cose logoranti e poi perchè voglio e devo spuntarla, la legge mi da ragione ed io voglio i miei diritti.
    ti abbraccio forte Carla

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    1. E' stato colpito ma non è stato centrato, pensa...."come siamo fortunati".
      Hai detto bene: sopraffazioni! La quotidianità ce ne elargisce ogni giorno, ci mancavano solo gli idioti di passaggio che sono pure tutelati da chissà quale accidente.
      Mi dispiace molto se stai passando momenti difficili e spero che possano risolversi nel modo migliore e che non ti lascino grosse ferite.

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    2. meno male, almeno questo, che non sia stato ferito...
      sono momenti duri...cerco di sorridere e tirare avanti. Grazie Carla, lo spero anche io.
      però la denuncia, io la farei.

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    3. Non è detto che non si faccia.

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  3. Ciao Carla, sai come la penso, mi conosci troppo bene per non saperlo. E abbiamo ancora il coraggio di definirci liberi...la libertà non sappiamo nemmeno più che faccia abbia, dobbiamo aver paura ad uscire di casa ed anche a rimanere in casa, dobbiamo fare attenzione a chi ci cammina accanto perchè potrebbe avere cattive intenzioni, dobbiamo difenderci continuamente...questa non si chiama libertà.
    Naturalmente mi spiace tanto per l'accaduto, adesso come sta tuo figlio? Immagino che oltre al pugno sarà ferito anche nell'animo e ne sono terribilmente dispiaciuta.
    Un grandissimo abbraccio.
    Antonella

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    1. La libertà di "essere" un individuo da rispettare, ce ne siamo completamente dimenticati.
      E' a causa di questi tipacci che le nostre ansietà crescono ogni giorno di più.
      Mio figlio, sul subito, era incredulo poi ha realizzato che era proprio accaduto a lui visto il segno lasciatogli all'angolo della bocca ma, come ho scritto a S., siamo stati "fortunati" perchè è stato colpito ma non centrato,
      Mortificato sì, molto.
      Ciao Antonella

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  4. Carla, è terribile, spero che tuo figlio stia bene, sia fisicamente che psicologicamente. Ma non capisco... chi era quell'uomo? Perché ti hanno detto che è inutile sporgere denuncia?

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    1. Il "FIGURO" non è riuscito a prenderlo in pieno ma gli ha lasciato comunque un segno e un dolore agli incisivi. Se non fosse riuscito a schivarlo anche solo quel po', visto che si trovava nell'abitacolo dell'auto, sarebbe stato colpito in piena bocca.
      Comunque ci sono a disposizione 90 giorni per pensarci.
      Probabilmente gli stessi poliziotti erano avviliti, anzi lo erano di sicuro.
      Tutti conosciamo bene le lungaggini e la burocrazia che si rischia di affrontare senza contare le ingiustizie ed il ribaltamento delle leggi.
      E' inaudito e come mamma mi sento fortemente offesa e colpita io stessa.
      A presto Silvia.

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  5. Allucinante.
    Però dato che sapete dove abita il tizio, e che tuo figlio ha molti amici, si può organizzare un pestaggio fatto come si deve. Dove la legge non può arrivare, c'è sempre la sacrosanta rivalsa :)

    Moz-

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    1. Sì, allucinante!
      Sappiamo dove abita e sappiamo anche che questa "entità farlocca" è stata segnalata spesso.
      Naturalmente questo si aggira indisturbato per la città e dintorni.
      Pestaggio? Lo so che scherzi.
      Ciao Mozino.

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  6. sono senza parole!!! allucinante!!!!
    Anche se non dovrei più meravigliarmi di nulla ancora una volta resto sgomenta.

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    1. Infatti queste notizie , anche se definite marginali per una grande città, dovrebbero scandalizzarci ma in mezzo a tante notizie orribili ci costringono a rassegnarci che questo mondo va così in questa direzione.
      Un caro saluto

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  7. Siamo liberi davvero? Siamo liberi di muoverci con circospezione, di rintanarci in casa di notte, di non mettere gli orecchini che mi ha regalato mio papà quando ho compiuto 21 anni, di blindare tutte le finestre e mettere l'allarme prima di andare a dormire.
    C'è di peggio, ne sono consapevole, ma non è una gran consolazione.
    Mi spiace per quanto è successo a tuo figlio, spero che non si abbatta.
    Flo

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    1. Certo, la libertà è ben altra cosa. Neppure i nostri ninnoli possiamo metterci, non possiamo sfoggiare i regali che ci hanno fatto i nostri cari, succede poi che te li vengono a rubare tutti quanti direttamente in casa, come ci è appunto successo un paio di mesi fa. Ora solo bigiotteria sia addosso che a casa.
      Per il momento siamo sia abbattuti che arrabbiati, ma passerà tutto e lasceremo posto ancora all'ottimismo.
      Ciao cara Flo

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  8. Mi dispiace davvero Carla, certe cose non si spiegano né si giustificano in alcun modo.
    Non ho idea di chi possa essere questo personaggio né cosa lo abbia spinto ad agire così. Però.. Pur nel quadro sconfortante della burocrazia e della "giustizia", io un pensierino sulla denuncia lo farei. Un abbraccio. Chiara

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    1. Quel personaggio era ed è un disperato trasformato in delinquente. Mio figlio si è preso il tempo per schiarirsi le idee e non è detto che non sporga denuncia. Staremo a vedere.
      Ciao Chiara!

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  9. Risposte
    1. una follia in un mondo folle.
      Fa paura, questo mi viene da dire!
      Ciao e benvenuta , a presto!

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  10. Il mondo sta diventando sempre più violento, purtroppo è un dato di fatto e la giustizia non aiuta a migliorarre. Mi dispiace tanto per tuo figlio ma so già che con il tuo amore riuscirà a dimenticare questo episodio così... non so quale aggettivo usare, scusami. Mando un abbraccio fortissimo a te e a tuo figlio <3

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    1. Certo che dimenticheremo questo episodio. Riprenderemo la nostra vita e continueremo a non farci sopraffare da avvenimenti come questo.
      Le parole non vengono perchè rimaniamo senza parole sapendo che possono capitare a tutti noi.
      Benvenuta e spero di rivederti presto qui.
      Un caro saluto.

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    2. Grazie cara del benvenuto...tornerò sicuramente. Ti lascio l'augurio di un buon fine settimana a te e alla tua famigliola. ♥

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  11. Non se ne può davvero più... è vero che c'è di peggio ma che questo accada in una città come Roma.. in pieno centro... in mezzo alla gente... è perché non c'è davvero più ritegno!!!! È uno squallore questo vecchio e sporco mondo!!! È come un malato in fin di vita che usa i suoi ultimi giorni per fare le più grosse atrocità a chi gli sta attorno!!! Ma arriverà la resa dei conti.... apocalittica???.. no... estremamente ottimista!!! Un bacio... e vorumse bin ca a custa niente ( scritto come detto) =)=)=)

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    1. Questo , in realtà, è accaduto alla periferia di Roma ed è scandaloso nello stesso modo.
      Si questo vecchio, vecchissimo mondo è agonizzante. Ha ormai perso il controllo e non lo vediamo solo da episodi come questo. La gente che vedo intorno a me è disperata e vive nel costante timore.
      Ma siamo ottimisti, certo che lo siamo, sempre e con speranze certe.
      Ciao Camilla bella!

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  12. Non molto tempo fa ho letto che il «Knockout game», è uno dei nuovi passatempi delinquenziali. Si tratta di sferrare un pugno, senza nessuna provocazione da parte della vittima, alla prima persona che capita a tiro. Non serve nessun aggettivo per definire simili individui.
    Ciao Carla buona giornata un abbraccio
    enrico

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    1. Si, ne ho sentito parlare anch'io ed ora si sta diffondendo anche nelle nostre grandi città qui in Italia
      Follia pura e delinquenziale definito "un gioco", un gioco delirante.
      Ciao Enrico

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