2.Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.
2. Gli Stati parti adottano misure legislative, amministrative, sociali ed educative per garantire l'applicazione del presente articolo. A tal fine, e in considerazione delle disposizioni pertinenti degli altri strumenti internazionali, gli Stati parti, in particolare:
a.
stabiliscono un'età minima oppure età minime di ammissione all'impiego;
prevedono un'adeguata regolamentazione degli orari di lavoro e delle condizioni d'impiego;
prevedono pene o altre sanzioni appropriate per garantire l'attuazione effettiva del presente articolo;
Carla, un post che merita più visibilità...tutti hanno diritto di vivere liberi e felici
RispondiEliminaCiao cara Simo, come vorrei che la visibilità fosse più grande, intendendo la visibilità mentale.
EliminaGli Stati prevedono sempre un sacco di belle cose... che si realizzano sempre solo in minima parte.
RispondiEliminatutto il resto è purtroppo affidato alla buona volontà ed alla generosità di pochi, che sono una goccia nel mare.
Tutto vero! la buona volontà e la generosità di pochi fa molto pur restando una goccia in mezzo al mare. Se non si può fare proprio tutto almeno parlarne con un post.... altra goccia nel mare o forse nel nulla?
EliminaChi lo sa!
Che bello questo post, anche se poi queste leggi non trovano riscontro. Proprio l'altro giorno ho visto un documentario ove dei bambini di 8 anni, rubavano ecc... per compare la colla e sniffarla. Io mi sento male quando vedo queste cose, perchè i bambini sono il futuro e vanno tutelati,non si può accettare che vengano sfruttati,maltrattati, violentati... A volte vorrei essere potente per poter andare li è fare qualcosa, anche se il qualcosa di una sola persona non basta.
RispondiEliminaUn bacio
Ciao Audrey, in parte hanno riscontro ma, appunto, in parte. C'è molta gente mobilitata che fa qualcosa per queste creature. Molta più gente non sa o non vuole sapere.
EliminaNon hai idea di quanti bimbi ho visto sniffare colla e chiedere la carità. Quanti bimbi ho incontrato mentre svolgevano lavori duri e pesanti a orari insostenibili persino per un adulto.
E' durissima sostenere una vita in quei luoghi perchè ciò che si vede non è ammissinile, ma è lì che voglio tornare. Lo spero davvero!
Bello, interessante e..."maniacalmente"...normale!
RispondiEliminaVita lunga e prospera Carla!
Buona entrata in questo blog. Sono felice che lo trovi interessante.
EliminaA presto dunque!
Concordo con chi ha scritto più su: gli Stati prevedono tante belle cose, ma dal dire al fare c'è sempre di mezzo un mare di indifferenza, lassismo, conformismo allo status quo. Che tristezza.
RispondiEliminaTristissimo, non vi è dubbio, ma è l'indifferenza e il menefreghismo che spaventano.
EliminaPurtroppo non è vero...non del tutto almeno...che queste leggi non vengono rispettate....Questi diritti ce li hanno molti bambini, ma non tutti! E' questo "piccolo" particolare che fa la differenza tra bambini e bambini(molti..ma non tutti)...
RispondiEliminaAbiti qui? in un bel posto?una città normale? bene...tu sei un bambino di serie A.....
OH poverino...invece tu abiti in una favela? in un lontano paesino del 3° mondo? Che vuoi allora? tu sei un bambino di serie B!
Ci sono poi i casi dei bambini sfruttati anche nelle grandi città...Sono casi diversi ma schifosi ugualmente nella loro perpetuazione....I figli degli zingari...che vengono sfruttati da genitori disgraziati(e che non tollero nel loro essere, ne potrei dire per ore e so che sto scatenando reazioni già che dico questo) che li picchiano e li storpiano pur di fargli suscitare pietà nel prossimo. Poi ci sono i bambini sfruttati dal mercato del sesso e qui a parlarne mi prendono i conati di vomito....piccolini/e usati da adulti per la loro schifosa voglia di trasgressione o per la loro perversione!
E lo Stato chiude un occhio perchè sono una fonte inesauribile di movimento di moneta!
No...non continuo Carla...Altrimenti ti faccio un post nella tua area commenti...Sono solo disgustata da ciò che accade a milioni di bambini!
E' una storia lunghissima che non ha fine, in ogni luogo del mondo ci sono storie di sfruttamento di ogni specie. Ci sono davvero tante persone che si prendono a cuore queste vite straziate, ma sono ancora poche. La maggioranza è sorda muta e cieca.
Eliminaproviamo a togliere 1 crocifisso dalle scuole e succederà il fini mondo... i bambini degli altri paesi possono invece aspettare...
RispondiEliminaNei nostri paesi si inventano i problemi per sollevare polemiche ma nel concreto alla fine chissà davvero cosa c'è dall'altra parte del mondo o dietro la porta dei nostri vicini di casa.
EliminaQuando ho visto il primo bambino della foto spalare pietre (che un altro bimbo aveva spaccato) senza alcuna protezione cioè a piedi nudi senza protezione per le sue manine, mi sono chiesta dov'è il mondo?
Grazie Domenico di passare di qui, mi fa sempre piacere.
La tua esperienza e quella di Diana ci hanno insegnato cosa vuol dire sapersi dedicare agli altri. Io non sono persona da prima linea, temo, ma se il mio vicino ha bisogno di una mano non mi giro dall'altra parte, almeno ciò che è nelle mie possibilità cercò di farlo. In una grande città, come a livello globale, l'indifferenza è il peccato più grande.
RispondiEliminaA quanto pare oltre che problemi di tempo ne ho anche di blogger perchè non vedo il commento che ho lasciato ... volevo dirti che tu e Diana date un esempio reale di ciò che si può fare per aiutare. Io non ho mai avuto altrettanto coraggio ma cerco di non girarmi dall'altra parte quando qualcuno vicino a me ha bisogno di aiuto. Nelle grandi città, come a livello globale, l'indifferenza è quella che uccide di più.
RispondiEliminaEccoti Marzia, sai che sto avendo dei problemi anch'io con i commenti, non so cosa sta succedendo. Vedremo!
EliminaA volte sono le situazioni della vita che ci portano a fare determinate scelte insieme sicuramente al coraggio.
Diana con suo marito ha fatto una splendida scelta di coppia di andare in questi paesi poveri e a tutt'oggi continuano a farlo. Io da parte mia ci vado a periodi, brevi o lunghi dipende. Per fare questo ho lasciato tutte le mie comodità che credevo mi sarebbero mancate, ma non è così, quando si è là ci sono così tante cose da fare che non manca nulla. Ho anche un figlio che presta anche lui questo servizio volontario e anche se nessuno di noi diventerà mai ricco, la cosa certa è che siamo sereni.
Per quanto mi riguarda io ho intrapreso "coraggiosamente" (come dici tu ma non si tratta di coraggio) questa strada quando ho perso mio marito...... beh! Ora lo sai! A volte è un forte dolore che se affrontato di petto ti porta a fare qualcosa che non avresti mai creduto di saper fare. Ciao dolcissima Marzia!