Veniamo sopraffatti dal "BELLO" e disgustati dal "BRUTTO".
Chi mai può affermare ciò che è veramente bello nella completezza o vastità del termine?
Mentre ciò ch'è brutto rimane tale per tutti e tutti lo posso spiegare, anche una smorfia potrebbe ben spiegare ciò che pensiamo del "BRUTTO", il BELLO lo definiamo in pochi modi e ci smarriamo nelle definizioni.
La più bella/o del mondo, la più bella/o dell'universo.
Ho sempre pensato che tutto questo rendesse banale la bellezza stessa ma noi donne a volte siamo davvero sciocche a lasciarci influenzare dai prototipi di questa o quella società, di questa o quella moda che fanno di noi dei semplici oggetti da manipolare a piacimento dal Mercato.
Si sa, lottiamo sempre con quei chili di troppo, a volte perdiamo gioia e dignità, soprattutto quando non raggiungiamo i nostri traguardi. Ma se i traguardi sono troppo in là cosa ci agitiamo a fare?
Dico sempre che non vale la pena soffrire così tanto per perdere quei maledetti chili, poi mi guardo attorno e vengo sopraffatta dai canoni di bellezza che vanno decisamente e spudoratamente contro i "MIEI" canoni di bellezza.
Ehi donne, sì voi che mi camminate accanto quando vado al supermercato, voi che correte al mio fianco, voi quelle che con il vostro corpo scolpito mi fate svanire la voglia di andare in palestra, voi belle ed anche voi, quelle brutte, spianiamoci la strada una volta per tutte, rompiamo gli stereotipi di questo canone fasullo.
Siamo sempre in guerra, combattenti contro il canone della bellezza dettata dai tempi e dalla moda.
Lo so che non si può modificare questo concetto ma almeno nel nostro piccolo mondo privato proviamoci.
Chi lo ha stabilito un canone di bellezza?
Non ci credevo ma esiste una risposta ed ha pure un nome: POLICLETO DI ARGO, Scultore greco del V secolo a.C..
Policleto creò il canone della bellezza "OGGETTIVA".
Come?
Prese le misure delle varie parti del corpo ad un campione di UOMINI e stabilì così le misure medie.
Policleto non si fermò qui ma bensì le impose come misure ideali.
Scriverà poi un trattato intitolato "IL CANONE", ossia "REGOLA".
Policleto prese le misure su corpi di uomini per stabilirne il CANONE ed infatti le varie sculture greche hanno come soggetto preferito L'ATLETA; tant'è che anche le divinità venivano rappresentate con corpi d'atleta affinchè se ne potesse percepire l'equilibrio interiore e l'assoluto autocontrollo.
Per capire meglio vediamo la figura che scolpì Policleto nella descrizione dell'armonia del corpo, Doriforo l'atleta, una scultura perfettamente calibrata nelle proporzioni.
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Doriforo il Canone di Policleto |
E fu così che l'essere umano dovette d'allora misurarsi con tali bellezze. Ma erano e siamo comuni mortali a cui il continuo confronto non può portare altro che sconforto.
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Discobolo di Mirone |
Accadde così che la Grecia nel II Sec. a.C. venne conquistata da Roma.
Cosa c'entra? direte voi. Ha un senso invece perchè Roma assunse gli stessi CANONI (regole) estetici del popolo sconfitto.
E' Vitruvio, architetto romano, (chi frequenta architettura lo conosce bene) che trova la formula matematica alla bellezza e scrive:
«… la natura ha composto il corpo umano in modo tale che il viso, dal mento alla radice dei capelli, fosse 1/10 dell'intero corpo; 1/3 del viso, considerata in altezza, và dal mento alle narici; un’altro terzo và dalle narici al punto d’incontro delle sopracciglia e l'ultimo terzo parte da questo punto fino alla radice dei capelli …».
Questa perfezione fa un po' paura,
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L'uomo vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci nelle figure geometriche considerate perfette: il cerchio ed il quadrato. Ora sollazza libero nelle nostre tasche... sottoforma di euro. |
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Ma la rappresentazione di bellezza femminile che concretizza la teoria di Policleto è la Venere di Milo, ogni sua parte è perfettamente proporzionata |
Tutto questo dimostra quanto fosse OGGETTIVA la bellezza a quei tempi nella Grecia e Roma Antiche, tutto poggia su questo dunque, la base della bellezza le ha la Grecia antica.
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Le Vestali - i Fori di Roma (la foto è mia) |
Ma qual'è il nostro canone di bellezza? Se attraversiamo i secoli che ci hanno preceduti scopriamo un notevole mutamento scontato.
Come sono mutati i vari dipinti e sculture.
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Le tre grazie - Teatro di Sabata - particolare |
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Le tre grazie - sculture greche |
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Le tre grazie - Raffaello |
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Le tre grazie - Rubens |
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Le tre grazie - Correggio |
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Le tre grazie - Botticelli |
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Le tre grazie - Canova |
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Le tre grazie - De Chirico |
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Le tre grazie - Picasso |
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Le tre grazie - Dalì |
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Le tre grazie - Bonechi |
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Le tre grazie - Niky de Saint Phalla |
Ogni periodo storico ha al suo attivo svariati canoni relativi alla bellezza anche se oggi uomo e donna non si paragonano più ai canoni del passato ma neppure ai canoni del presente che non rappresentano per nulla la persona media o la persona reale.
Come diceva la mia nonna: Non è bello ciò ch'è bello ma è bello ciò che piace.
carlafamily
Ho scoperto un post interessante segnalatomi dalle stesso
ENRICO ZIO, CLICCATE QUI tratta dei canoni della bellezza nel mondo. Buona lettura!
Ma i canoni di bellezza non hanno mai rappresentato la persona media. Anche nella nostra società sono pochissime le silfidi e gli adoni, stanno sulle passerelle della moda o li trovi nei film. Ma se ti guardi intorno per la strada non sono molti ad assomigliare alle moderne divinità.
RispondiEliminaQuella del canone è un'imposizione che porta solo frustrazione, mentre l'accettazione di sé rende sicuri e consapevoli delle proprie qualità.
Infatti è proprio questo il senso del post.
EliminaIl fatto è che c'è chi farebbe carte false per corrispondere a determinati canoni. Vedi chirurgie estetiche spropositate, esercizi in palestra estenuanti, diete assassine, solo per fissarsi su regole pianificate a tavolino da chissà chi nel corso del tempo.
,,,e tutto ebbe inizio con il "nostro" Policleto"
Ciao Ambra, buona settimana!
Molto bello ed interessante il tuo post. Tempo fa ho fatto un post su ” I canoni della bellezza femminile nel mondo” e ho scoperto che basta cambiare Paese e i canoni diventano molto soggettivi e cambiano in modo radicale specialmente per ciò che riguarda le donne.
RispondiEliminaIn Mauritania la donna dovrebbe essere obesa e l’uomo magro. In Birmania apprezzano le donne Padung con il collo da giraffa. Un’etnia etiope si deforma labbra e orecchie con i piattelli. Le donne del Benin per essere”belle” si riempiono il corpo, viso compreso, di cicatrici e l’elenco potrebbe continuare includendo anche gli uomini. L’unica cosa che accomuna tutti è l’inutile supplizio al quale accettano di sottoporsi non si sa in nome di quale logica.
Buona giornata un abbraccio
enrico
Devo assolutamente andare a cercare questo tuo post.
EliminaGrazie della segnalazione.
A presto!
Il posto in questione è
EliminaQUI
Ciao
Grazie Enrico, me lo sono letto e visto tutto. Quante cose ci sono da dire sul CANONE della bellezza sia nel mondo che nella storia.
EliminaQuasi tutti sono dell'idea comune che il bello è comunque SOGGETTIVO.
Ancora grazie della segnalazione e aggiungerei anche il tuo link al termine del post.
Ciao A presto!
Cara Carla, un post interessante, che io a fatica ho cercato di seguire.
RispondiEliminaPer me come tu sai non conosco certi erti ma quando si tratta di vedere delle grandi opere come queste
mi sforzo per vedere certi particolari e penso che a quei tempi erano veramente dei grandi personaggi.
Ciao e buona settimana cara amica.
Tomaso
Caro Tomaso, non ne capisco molto neppure io di arte, mi limito a osservare le opere e constatare come lo stesso tema è cambiato nel corso dei secoli.
EliminaA presto Tomaso
Intanto tra poco potrò asserire che la mia testa sta 8 volte nella mia panza, se continuo a mangiare come un bue! XD
RispondiEliminaIn ogni caso, sì... il canone di bellezza è sempre esistito, anche se varia attraverso le epoche, come hai giustamente detto.
E' un metro con cui fare sempre i conti :)
Moz-
E allora devi frenare caro Moz.
EliminaE' fastidioso dover sempre fare i calcoli con i canoni della bellezza. L'unica cosa da fare è proprio non badarci e goderci un po' più la vita.
Ciao Moz
E infatti... non frenerò del tutto!!! ;)
EliminaMoz-
Che post interessante.
RispondiEliminaCredo che la moda, oggi, abbia sostituito il canone di cui parlavi, Carla, e che detti le regole di quel che è bello/brutto rivolgendosi soprattutto alla figura femminile. Una figura non più ideale ma connotata anche moralmente... e così abbiamo la donna cattiva, diabolica, triste, trasgressiva, anoressica (basta sfogliare un magazine qualunque per notarlo)
Guardo con curiosità le persone che usano la chirurgia per essere all'altezza delle aspettative modaiole che ci vuole tutte giovani e perfette ma pensavo che questo riguardasse soprattutto le persone di spettacolo... quando ho visto la gente comune assoggettarsi alla chirurgia (la persona media di cui parla Ambra) mi sono allarmata. Ora certe persone si somigliano (tristemente) tutte, con buona pace della personalità.
E pensare che saremmo unici e irripetibili.
Ciao!
Sì, la moda, le tendenze in molte occasioni manipolano purtroppo la mente di molta gente e soprattutto di molti giovani che poi cadono vittime di stereotipi ben studiati dai grandi. So di gente che per seguire la moda si indebita fino al collo, senza parlare degli interventi chirurgici.
EliminaSembra che il difetto fisico non sia accettato anche se è proprio quel difettucolo che ci rende unici. Certo anche in questo contesto non dobbiamo generalizzare ma questo concetto della bellezza e della gioventù a tutti i costi miete numerose vittime a livello emotivo. Vuol dire non essere mai contenti di se stessi e quindi essere infelici.
Un caro saluto Sari.
P.S.: Non trovi che l'uomo vitruviano abbia un aspetto molto moderno?
RispondiEliminaMoltissimo!
EliminaSicuramente i canoni sono variati nei secoli, ma rimane sempre l'impressione personale. Quello che può apparire bello, magari agli altri sembra brutto.
RispondiEliminaSalutoni a presto.
Questo è proprio indiscutibile ed è una libertà che dobbiamo tenerci stretta.
EliminaCiao Cavaliere!
Ciao Carla,
RispondiEliminacon ritardo ma ci sono ;)
Un bellissimo post, molto interessate e istruttivo. Questo è un argomento che ho toccato anch'io, prima con un post dedicato alle bellezza femminile e al suo cambiamento nel tempo in base a canoni artistici ecc. e poi attraverso l'intervista rilasciata da una giovane scrittrice che trattava lo stesso tema nel suo libro. Entrambe ci soffermammo sulla donna, la tu analisi, invece, riguarda anche gli uomini. Credo che i canoni imposti con il passare degli anni siano solo il frutto di false bellezze. Nel tempo, per esempio, la donna doveva essere prima in carne, poi magra, prima con la fronte rasata adesso con la chioma fluente. Alla fine la bellezza è data dalla diversità e non dall'omologazione dei canoni che vengono propinati, se parliamo dei tempi moderni, da tv, sfilate e vallette.
un abbraccio
Sai Audrey mi ricordo di quel post e sono andata a rileggermelo.
EliminaInizi così: Gandhi diceva "la vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza del cuore".
Quindi credo che con questo si spieghi molto il vero concetto della bellezza.
L'ho sempre pensato anch'io che la vera bellezza è proprio dovuto alla diversità che è anche una ricchezza da non sottovalutare.
Un abbraccio cara Audrey
mi si è svaporato il commento intanto che cercavo di inviarlo...
RispondiEliminarifo, spero che non te ne arrivino due :-)
dicevo: bellissimo post, che mi ha riportato indietro agli anni del liceo.
In realtà temo che i canoni di bellezza cambino ancora più rapidamente: famose attrici del dopoguerra che sembravano miti irraggiungibili ed inattaccabili, oggi suscitano molta meno ammirazione.
Forse l'evoluzione è più lenta in campo maschile (...) , cosa ne dici?
Comunque, la cosa triste è che già le mie figlie hanno un'idea di bellezza del tutto diversa dalla mia, e quando commento su un uomo che mi pare interessante mi guardano spesso con compatimento.. brutta vicenda!
un abbraccio
Mi dispiace Chiara ma blogger in questo periodo sembra ce l'abbia proprio con me. Mi fa sparire i commenti, non mi fa arrivare le notifiche e via così che vado bene....
EliminaHai ragione! La bellezza cambia molto rapidamente, troppo! Nemmeno cent'anni fa c'erano miti di bellezza che ora sono "preistoria". Anche se ci sono bellezze che veramente sono sempre in auge. Per esempio per me la Magnani è il vero simbolo della bellezza.
Era lei che diceva alla truccatrice: Le rughe non coprirle che ci ho messo una vita a farmele venire.
Ecco, vedi le rughe dovrebbero essere una bellezza nel giusto termine e per ogni età.
Sì, penso che l'evoluzione nel campo maschile sia stata più lenta. Ora però la moda e la cosmesi così come la chirurgia stanno portando anche loro al passo, non volevano restare indietro.
Si per i nostri figli il canone della bellezza sembra che sia lontano anni luce dal nostro e anche la vecchiaia sembra accorciata notevolmente.
Ti suona strana la frase: - Ha GIA' 35 anni....????? Verdad que no?
Ciao Chiara, A presto e un abbraccio!
La bellezza ha una così ampia determinazione. Su cosa la stiamo considerando innanzitutto: ad una persona? e già qui ci sono innumerevoli distinzioni...uomo, donna, bambino, adulto, anziano... oppure ad un'opera d'arte? e qui direi che le possibilità siano esponenziali. Come anche se prendessimo in considerazione la bellezza in "natura" (arrivo giusto da un post di Enrico che parla proprio di quanto magnifica sia la natura!).
RispondiEliminaE poi la domanda principale è proprio quella che poni:
Chi ha stabilito i canoni di bellezza? Non è forse vero che ciò che per uno un qualcosa o qualcuno può essere brutto per altri è bello e viceversa.
Penso che la bellezza sia molto soggettiva, come recitava quel vecchio detto: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace!
...e questo credo sia una logica (quasi) indiscutibile.
Ciao Carla.
Buona serata.
In questo caso mi riferivo alla bellezza dell'individuo, della persona rispecchiata nel corso dei secoli nelle sculture, nei dipinti. Credo che la bellezza nella natura non ha alcun paragone. E' unica, nuova, sempre all'avanguardia e non stanca mai.
EliminaL'uomo a suo discapito ha stabilito i canoni di bellezza prendendosi anche la libertà di cambiarli a suo uso e consumo.
Quel vecchio detto è proprio quello che diceva sempre la mia nonna.
Un carissimo saluto Pino.